Luci nella Notte Polare
Una donna, un bambino e un esploratore nella grande Alaska selvaggia
Uscita: novembre 2025

Dall'esperienza piu bella della mia vita... non poteva esser altrimenti, è nato il mio libro piu bello.
"Una famiglia italiana molla tutto e per 4 anni cresce il proprio fanciullo tra la grande Wilderness ed i Nativi d'Alaska....",
Esperienza INIMMAGINABILE alla vigilia.....
Ma il libro non narra solo di questo....:
Un pellegrinaggio verso ciò che è Origine.
Questa è una storia vera. Ed è una toccante storia d’amore: verso le terre dei Nativi d’Alaska, che l’esploratore Ario Zhoh ha più volte attraversato in inverno, e verso il figlio dodicenne che, sottratto al sistema e “privato” di ogni tecnologia e di un vivere plastificato, egli decide di crescere — assieme alla compagna — in quegli stessi luoghi selvaggi, remoti e di incomparabile bellezza, ai quali da decenni dedica energie e cuore (“Quando attraversi ciò che ami, alla fine vorrai
crescervi colui che ami”, avrebbe poi scritto).
Come un cerchio che si chiude, come The Hug on Skis — l’immensa traversata dell’Abbraccio sulle selvagge coste artiche dell’Alaska, qui narrata — questa è la storia di un pellegrinaggio e di un necessario ritorno alle origini: a quelle rappresentate dalla Madre Terra, dal silenzio e dalla vita lenta.
Un pellegrinaggio che l’autore compie sempre sugli sci, anche per lasciar andare la madre e il proprio passato, accogliendo al contempo la nuova vita rappresentata dal figlio. Lo fa in quello che per i Nativi Gwich’in è un Santuario, l’Origine di
tutto, emblema stesso di maternità — “Il Luogo Sacro ove la Vita ha Inizio”, come essi lo chiamano da millenni.
Ma un dubbio inevitabile afferra i due alla vigilia: sarà giusto isolare in questo modo Mikail, in un luogo tanto remoto? Attraverso questa straordinaria storia d’amore e di coraggio — che getta nuova luce sulla stessa storia dell’esplorazione polare, resa viva in quanto vissuta in prima persona — verremo condotti passo dopo passo nell’avventura di una famiglia italiana che, nell’epoca del 5G e delle super connessioni ai giga (ma non più alla Natura), molla
tutto e tenta il grande balzo.
“Ce la faremo…?” si sarebbe chiesta la mamma prima della partenza.
Nulla avrebbe mai potuto prepararli al risultato finale".
