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La Traversatadell'Alaskain sci

Dall' Oceano Pacifico all'Oceano Artico -  6mesi in sci a -40°

"Ove ogni passo fu come un atto d'Amore verso la Madre Terra..."

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AAK - Alone Across Alaska 2007

from the Pacific to the Arctic Ocean on Skis

"Per tali ragioni, all'inizio dell’inverno di qualche anno fa, decisi di attraversare l'Alaska a piedi..."

Cosa è esattamente l'Arctic National Wildlife Refuge dell'Alaska...?

Esiste una terra al nord dell'Alaska chiamata Arctic Wildlife Refuge (Rifugio Artico): è un luogo vasto quanto il nord Italia, con una sola piccola differenza: non esistono strade, non esistono città..., è la casa dei nativi Athapasca Gwich'in, gli indiani dell'Alaska, è la casa dei Caribù che da millenni migrano sulle pianure a nord per figliare, è la casa del lupo, dell'orso e di un gran numero di animali selvaggi. Migliaia sono anche, ogni primavera gli uccelli di ogni specie che migrano quassù da ogni parte del pianeta per mettere al mondo i propri piccoli. Per tale motivo questo luogo è protetto dagli anni ‘60 sotto il nome di Arctic Refuge. Per questo esso è sacro per i nativi Gwich'in che lo chiamano, nella loro antichissima lingua “Iizhik Gwats'an Gwandaii Goodlit” (Il Luogo Sacro Dove la Vita ha Inizio); qui essi abitano da oltre 20.000 anni, ancora oggi, come da sempre hanno fatto, cacciando il caribù, vestendosi con esso. Sacro poiché appunto, fin su all’“Iizhik Gwats'an Gwandaii Goodlit”, da millenni migrano ogni anno in primavera i centoventimila membri del Porcupine Caribù (dal nome del fiume in Canada, migliaia di km più a sud, ove passano il lungo inverno): solo lassù, difatti, liberi dal flagello che infesta l'artico in estate (le zanzare) possono dare al mondo i propri piccoli con relativa tranquillità: in altre parole non hanno altro luogo ove andare... :“il Luogo Sacro ove la Vita ha inizio”, appunto; e ,Sacro, poiché è uno degli ultimi angoli di questo povero pianeta non raggiunto dalla mano predatrice del nostro “progresso”, sacro quindi, poiché ancora vasta, indisturbata, vi respira la Grande Madre Terra. E' un luogo importante per tutti noi, importante che continui ad esistere: non però per le compagnie petrolifere e l'amministrazione statunitense che, dal 1988, fermati solo dalla “resistenza” compatta dei Gwich'in (sito), ambirebbero a mettere le mani su questo luogo al fine di estrarre il poco petrolio presente lì sotto: per soli sei mesi di greggio (tanto esiguo si è calcolato il giacimento dell'Arctic Refuge), verrebbero però devastati gli antichi luoghi di figliazione dei Caribù e, di conseguenza, una delle ultime culture native del Pianeta, quella dei Gwich'in, che da millenni vivono grazie a questo splendido animale...

Per tali ragioni, all'inizio dell’inverno di qualche anno fa, decisi di attraversare l'Alaska a piedi, da solo, da sud a nord; una marcia di protesta contro la distruzione dei Gwich'in e dell'Arctic Refuge, una marcia di quasi tremila chilometri attraverso le montagne e l'inverno più selvaggio del pianeta, una marcia in cui... ”Ogni passo fu come un atto d'amore ed una preghiera per nostra Madre la Terra”.

 

Quest’anno, per rinnovare la mia preghiera, tornerò lassù, ancora una volta a marciare, ancora

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